giovedì 22 marzo 2012

capacità di anticipazione - Ulteriore sviluppo

Completiamo la serie di esercizi precedentemente spiegati con una nuova sequenza.
Alla riunione tecnica cui ho assistito stasera Antonio Bocchino ha fatto più volte riferimento all'allenamento degli aspetti cognitivi del giocatore, con particolare riferimento alla capacità di anticipazione.
Uno degli esercizi proposti mi ha in particolare dato delle idee, che a breve proverò a mettere in campo.
L'esercizio era il seguente:

1- 4c4 a metà campo, al fischio chi ha la palla la mette a terra, chi difendeva passa in attacco e viceversa. Obbligo per chi passa da attacco a difesa di cambiare uomo. Ciò crea una situazione di disordine (comunque comune nel gioco) cui la difesa è chiamata a mettere una pezza sfruttando le proprie abilità di anticipazione e comunicazione tra giocatori.

L'idea di per sé non mi era nuova, ma il fatto di averla vista realizzata dall'esterno mi ha dato nuovi spunti da provare. Una prosecuzione può essere:

2- 4c4 a metà campo, l'allenatore nell'angolo, quando l'attacco passa palla all'allenatore i difensori devono cambiare uomo in marcatura. L'allenatore non può passare la palla allo stesso attaccante da cui l'ha ricevuta. Questa modalità si riporta a mio modo di vedere un po' più vicina alle regole del gioco (la uso anch'io, ma non mi piace usare troppo la forzatura della difesa che lascia la palla all'attacco), ed inoltre introduce un criterio di scelta in più per i giocatori (sono loro a scegliere quando passare, e non l'allenatore a fischiare), dando ulteriori possibilità di lettura;

3- 4c4 come sopra ma con allenatore in posizione variabile. Introduce ulteriori elementi di lettura ed anticipazione da parte di attacco e difesa

4- 4c4 come sopra ma senza palleggio. Qui si fa notevolmente più sovrastimolante per l'attacco rispetto all'esercizio numero 1, che sovrastimolava soprattutto la difesa.



mercoledì 13 luglio 2011

Esercizio di attivazione - Capacità di anticipazione

Ecco un esercizio di attivazione che, poi sviluppato, ha dato dei buoni risultati in termini di ritmo, sovra-stimolazione ed allenamento mentale.
Si tratta nei fatti di un semplice esercizio di attivazione come il 4c4 a metà campo. Per far "svegliare" un po' i giocatori decidiamo di partire con un gioco senza palleggio classico:
1. 4c4, squadra che esegue 8 passaggi consecutivi fa 1 punto (non si può ri-passare allo stesso).
A quel punto abbiamo deciso di aumentare il livello agonistico, dando la possibilità di tirare dopo gli 8 passaggi, e quindi è diventato un:
2. 4c4, squadra che esegue 8 passaggi consecutivi fa 1 punto, dopo gli 8 si può tirare ed il canestro vale 2 punti.
Il livello di agonismo ed intensità si è alzato, ma volevo arrivare a sovra-stimolare i ragazzi, chiedendogli qualcosa in + di quel che il gioco domanda. A quel punto abbiamo aggiunto la terza variante:
3. Stessa cosa di prima, ma il passaggio al volo vale un punto.
Esso infatti è sintomatico di una pre-lettura della situazione, fattore molto importante nel nostro gioco.
Ci sono poi secondo me altre varianti che possono aumentare il livello di competitività, ma che non ho ancora sperimentato:
4. Tiro da 3 punti segnati vale 3;
5. Canestro in back door vale 2 punti

Vedremo di verificare il tutto, ed inserirlo tra gli esercizi sulla capacità di anticipazione.
6. Ridurre da 4 a 3 i giocatori, per poi riportarli a 4 ed a 5

mercoledì 1 dicembre 2010

Intervista ad Andrea Schiavi


Andrea Schiavi è un allenatore unico, nel bene o nel male che lo si voglia vedere.
In questi anni ho visto e lavorato con molti allenatori, e devo dire che nella maggior parte dei casi sono riuscito a cogliere un po' per ognuno il retroterra culturale. Con Andrea è diverso, è come se lui stesso fosse la sua scuola.
Poche parole e tanto movimento, situazioni sempre varie ma che alla fine puntano allo stesso obiettivo. Più che dare soluzioni gli piace porre problemi. Più che dire "bravo" o "male" fa in modo che sia il canestro o la palla persa a dirtelo. Al massimo i tuoi compagni di squadra. E se provi a prevedere quel che accadrà stai certo che ti stai sbagliando.
Devo dire che in principio il mio approccio al tema dell'insegnamento è stato messo a dura prova dall'incontro con lui; dopo alcuni anni passati a vedersi e prendersi le misure tutti i giorni posso dire di essere riuscito ad afferrare il nocciolo del suo modo di allenare. E di condividerne, nonostante l'opinione contraria di molti, parecchi punti.
Ha vinto 3 scudetti a Varese, e ci è andato vicino altre 2 o 3 volte a Bergamo.
Grazie a un po' di culo e, sicuramente, alla lucida follia di chi guarda in avanti senza dare un limite, nè a se stesso nè ai propri allievi. Quegli allievi che, un po' in secondo piano rispetto ad altri pari età già "famosi", con la loro sfacciataggine riescono a tirar fuori quel che nessuno potrebbe credere, ma che il loro allenatore ha sempre visto.

Questa la sua intervista.





lunedì 13 settembre 2010

Intervista a Enrico Rocco


Enrico Rocco si è rivelato, in questi ultimi anni, un allenatore molto importante nel panorama giovanile lombardo e nazionale. Responsabile del settore giovanile ed allenatore all'Aurora Desio, società da sempre protagonista nel panorama cestistico italiano, seppur con risorse limitate rispetto ai grandi club italiani è riuscito ad ottenere risultati di prim'ordine: finali e podi nazionali giovanili ogni anno, e giocatori che mano a mano si sono fatti vedere nei campionati senior. Oltre all'attività nel proprio club Enrico è stato anche RTT (Responsabile Tecnico Territoriale) per il Comitato Regionale Lombardo, nonchè assistente allenatore della nazionale italiana.
Con il mese di Agosto 2010 è migrato in una piazza dall'altissimo potenziale, ma che da ormai qualche tempo non riesce ad esprimersi: Genova. Siamo sicuri che con il suo modo di essere e le sue idee chiare troverà il modo di riportare in alto un'altra realtà giovanile storica come quella Ligure.
Nell'intervista che pubblicherò a partire da ora cercheremo di capire (almeno a parole) quali siano i principi guida nel suo modo di allenare i ragazzi.




sabato 12 giugno 2010

Intervista a Marco Gandini



Prima intervista sulla metodologia dell'insegnamento della pallacanestro.
Marco Gandini, responsabile del settore giovanile dell'Olimpia Milano, risponde alle 11 domande dell'intervista.
Nella prima parte verrà affrontata la parte tecnico-gestuale, nella seconda quella mentale, e nella terza/quarta quella tattica (delle scelte).

A seguire, nel post successivo, il programma tecnico del settore giovanile AJ.

Parte Prima




Parte seconda




Parte terza






Parte quarta



mercoledì 26 maggio 2010

Intervista allenatori giovanili


A partire da oggi inizierò a pubblicare una serie di interviste ad allenatori di settore giovanile, aventi come tema la loro metodologia di allenamento.
Questo lavoro di ricerca, che svolgo da anni, è a mio avviso molto interessante e migliorativo dell'approccio individuale alla materia. L'idea mi è venuta visitando il blog di Andrea Schiavi, in cui lui intervistava i responsabili di settore giovanile più sul livello organizzativo e delle regole, che su quello dell'allenamento stesso.
In futuro se riuscirò proverò anche a far delle riprese di alcuni spezzoni di allenamento degli allenatori intervistati, in modo di dare un riscontro ancor più palpabile alle sppur interessantissime opinioni espresse.
Avendo parlato e chiaccherato con ognuno in prima persona posso dire che in ogni allenamento visto ed in ogni scambio di battute od opinioni avuto ho trovato un qualcosa, magari anche solo una pausa al momento giusto, che mi stimolasse a cercar di migliorare il mio personale sistema di allenamento.
Ho deciso così che valesse la pena condividere tutto ciò con chi potesse essere interessato.
Le prime tre interviste sono (in ordine cronologico):
- Marco Gandini (Olimpia Milano).
- Enrico Rocco (Aurora Desio).
- Andrea Schiavi (Bluorobica Bergamo).

Qui di seguito il testo dell'intervista proposta:

PARTE TECNICO-GESTUALE

1. Come insegni tu i fondamentali? Risposta a ruota libera.

2. Quantità e qualità nell'insegnamento dei gesti tecnici, nelle diverse fasce di età. Quando, come e perchè.

3. La tecnica di tiro, quando come e perchè intervenire.

PARTE MENTALE

4. Quali abilità mentali cerchi di rinforzare nei tuoi giocatori?

5. Che proposte preferisci per aumentare la velocità di gioco (scelta/esecuzioni) dei tuoi giocatori?

6. Allenarsi per obiettivi: quanto è importante che i ragazzi abbiano consapevolezza degli obiettivi a breve, medio e lungo termine? Come fai tu per stimolare questa consapevolezza?

7. Giocare per obiettivi: quali modalità usi per migliorare la loro consapevolezza e la loro capacità di mantenerli focalizzati nel tempo?

PARTE TATTICA-DELLE SCELTE

8. Quali principi di gioco (o continuità) nelle varie categorie credi siano migliori in funzione della progressione dell'apprendimento?

9. Come insegni a leggere una determinata situazione - quali step usi?

PROGRAMMAZIONE STAGIONALE o del singolo ALLENAMENTO

10. Programmazione allenamento tipo (o allenamenti settimanali tipo).

11. La tua programmazione tecnica annuale come si struttura?

10. Indicazioni sull'allenamento che vedremo.